Il paese di Fiumalbo
Fiumalbo è il comune più a sud della provincia di Modena ed è ubicato ai piedi del versante più soleggiato del Monte Cimone dove viene sfiorato dalla Strada Statale 12 dell’Abetone del Brennero, a pochi chilometri del Passo dell’Abetone; vanta il riconoscimento di Città d’Arte, la bandiera arancione conferita dal Touring Club Italiano e figura nell’elenco dell’Associazione de I Borghi Più Belli d’Italia.
Il bello e ben conservato centro storico di Fiumalbo ogni due anni diventa il palco scenico de Il Presepe Vivente; fa da cornice la caratteristica architettura della Città d’Arte che si può osservare dall’alto percorrendo la breve via di comunicazione che dalla Strada Statale 12 porta verso il borgo.
La storia del Presepe Vivente di Fiumalbo
La prima rappresentazione del Presepe Vivente dio Fiumalbo risale al 1958. Dopo una lunga pausa la manifestazione viene riproposta a cadenza annuale per poi proseguire con una programmazione biennale, coinvolgendo, da sempre, gran parte della popolazione locale che si impegna sia alla realizzazione delle strutture che alla teatralità della manifestazione stessa.
Il 24 dicembre e un giorno dal 2 al 6 gennaio, 250 figuranti fiumalbini danno vita al Presepe Vivente di Fiumalbo, un evento che risulta essere un importante strumento di aggregazione sociale e di condivisione della rappresentazione sacra nonchè mezzo di conservazione delle tradizioni paesane.
Le caratteristiche del Presepe Vivente di Fiumalbo
La caratteristica del Presepe Vivente di Fiumalbo consiste nel rappresentare i vecchi mestieri locali oltre ai classici quadri: i quadri più numerosi sono quelli che rappresentano il lavoro dei pastori.
In oltre si vedono le scene dei i segantini che erano i taglialegna di una volta e prestavano un servizio fondamentale perché riuscivano a fornire legname a tutta la comunità, materiale necessario per la costruzione di tetti, stalle e accessori per il lavoro e per la casa; quest’ultimi venivano lavorati dai falegnami.
Un’altra attività importante per il territorio è stata quella degli scalpellini, abili artigiani che sapevano lavorare la pietra; il loro operato era utile per la costruzione di abitazioni ed erano coadiuvati dagli indispensabili battipunte.
Oltre ai fabbri specializzati nella forgiatura e nella tempra degli scalpelli, esistevano anche i laboratori dove dalla forgia prendevano forma gli attrezzi dei contadini e altri accessori utili nella quotidianità.
A Fiumalbo, in quel paese di alta montagna a quei tempi distante giorni di cammino dai centri più popolati della pianura, si erano sviluppate tante professioni e tanti mestieri per soddisfare il fabbisogno delle famiglie; si può dire che la comunità fiumalbina era per gran parte autonoma e alcune attività venivano svolte in casa.
Un altro quadro molto importante rappresenta la scuola.
Fiumalbo e la religione
Osservando Fiumalbo si nota la presenza di molte chiese, tanto è che un vecchio detto paesano narra che “a Fiumalbo ci siano più chiese che abitanti”.
Il parroco di Fiumalbo Benassi Don Luciano definisce i fiumalbini come persone “religiosamente laiche e laicamente religiose” ovvero persone che vivono la vita di tutti i giorni con fede senza eccessi.
Fiumalbo Città d’Arte è il paese del Presepe Vivente, delle Margolfe e del Croccante, dove la comunità è tutt’oggi unita grazie a un’equilibrata cooperazione tra persone di buona volontà: questo si è conservato nel tempo, così come le tradizioni ed alcuni mestieri che vengono rappresentati nei quadri del Presepe Vivente.Dove la famiglia è il fulcro della vita, simbologia che si celebra nella rappresentazione sacra del Presepe, qui del Presepe Vivente di Fiumalbo, animato da da circa 250 persone e, in qualche modo, condiviso tra tutti i paesani.
Crediti
“L’Italia intorno alla culla – Un viaggio alla scoperta dei presepi” una produzione a cura di TV Libera – Aeranti-Corallo
Servizio di Vanni Ponziani
Immagini testi e montaggio Vanni Ponziani
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